Il cambiamento è
spesso agognato, ma è anche difficile per qualsiasi scuola. La 51 SU non ne è
l’eccezione. Attraverso i vari progetti, convegni e corsi formativi incontrati
in viaggio, gli insegnanti e i dirigenti scolastici sono spesso stimolati da
ciò che vedono, e bramano modalità attraverso le quali poter implementare
l’innovazione incontrata.
Usualmente,
l’idea viene presentata e un nucleo di persone con idee affini viene richiesto
per la sua realizzazione.
Un esempio di
tale cambiamento è la digitalizzazione della scuola, iniziata nel 2014. Diversi
specialisti appartenenti alla squadra presero a cuore l’idea e iniziarono a
studiare le esistenti proposte tecnologiche innovative. Poi hanno iniziato a
diffondere tra i colleghi quanto imparato, continuando per i due anni
successivi, con spiccato entusiasmo e desiderio.
Un’altra
innovazione di successo è l’introduzione di un apprendimento basato sulla
risoluzione di problemi. Consiste nella creazione di lezioni a tema, ricche di
connessioni interdisciplinari, la cui creazione dipende dal coinvolgimento di
insegnanti di discipline differenti – fisica, matematica e musica, per esempio.
Gradualmente, vennero coinvolti anche altri insegnanti e vennero create decine
di lezioni interdisciplinari, successivamente trasferite su un disco reperibile
a tutti.
Durante il
processo di cambiamento, il corpo dirigente deve affrontare varie difficoltà.
Si manifestano conformismo e paura del cambiamento. L’introduzione di pratiche
innovative richiede sforzi aggiuntivi che non possono essere premiati. È
necessario che si crei una motivazione interna ai membri della squadra che
stimoli il cambiamento.
Gli stessi
leaders possono commettere errori nel tentativo di imporre un cambiamento
rapido. Ciò spesso conduce le persone alla paura e al recesso. Sono dunque
necessari pazienza e realizzazione sistematica del cambiamento.
La squadra
dirigente della 51 SU ha anch’essa imparato alcune lezioni sulla strada al
cambiamento:
1. L’importanza
di mantenersi ricettivo nei confronti di nuove idee, a prescindere
dall’iniziale comprensione di esse. Continuare a studiare e specializzarsi.
2. Provare a
supportare con costanza la messa in atto di quanto i colleghi abbiano appreso
durante la loro partecipazione a corsi, progetti e convegni.
3. Sii paziente.
Il cambiamento di cultura organizzativa è un processo lento. Alcune
ristrutturazioni possono durare dai 2 ai 4 anni.
4.
Permettere ai colleghi di sbagliare sulla strada al cambiamento. Piccoli errori
non dovrebbero intaccare l’entusiasmo provato all’idea di avanzare
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